L’Italia è uno dei paesi del mondo dal territorio più variegato, con un’agricoltura che necessita di notevoli capacità di adattamento nella gestione delle colture. Una delle realtà più particolari è la Cooperativa Pio La Torre – Libera Terra, con sede a San Giuseppe Jato (PA), ma con un’estensione che si spinge nel comprensorio dell’Alto Belice Corleonese tra le provincie di Palermo e Trapani.
La “Pio La Torre – Libera Terra Soc. Coop. Sociale” è anche socia del Consorzio Libera Terra Mediterraneo Cooperativa Sociale ONLUS.
I terreni confiscati, sono stati assegnati alla stessa mediante contratti di comodato dal “Consorzio Sviluppo e Legalità”, sorto nel maggio del 2000, su iniziativa della Prefettura di Palermo, allo scopo di consentire a otto Comuni della Provincia di Palermo di amministrare in forma associata e per finalità sociali i beni confiscati alla criminalità organizzata.
Gli ettari gestiti dal consorzio sono ad oggi circa 250, suddivisi tra seminativi, ortive di pieno campo, vigneti ed oliveti, tutti coltivati con metodo biologico e dislocati sul territorio.
E’ questa la caratteristica più peculiare di questa realtà, che ha avviato un progetto unico in Italia focalizzato su filiere complete basate sulla qualità produttiva, con l’obiettivo di garantire alle cooperative aderenti la massima gratificazione. Un progetto alla quale Landini ha creduto sin dall’inizio, offrendo il proprio contributo in termini di meccanizzazione, con la fornitura del suo primo trattore cingolato Trekker e di un trattore gommato 105 Vision nel 2008 .
“All’inizio, spiega Salvatore Gibiino, Dott. Agronomo e Responsabile Tecnico della Cooperativa, in attesa di trovare le risorse finanziarie per acquistare i mezzi, Landini ha creduto e sposato subito l’iniziativa dandoci un grande supporto coinvolgendo anche i propri operai attraverso incontri con il Presidente della Cooperativa Savatore Gibiino ed alcuni soci della cooperativa direttamente in fabbrica durante i vari turni di lavoro per raccontare il progetto della cooperativa e l’impegno che la casa madre Landini stava mettendo a supporto di questa nascente cooperativa, creando così una sorta di gemellaggio che ancora oggi è molto forte”.
A lavorare sui particolari terreni della Coop. Pio La Torre sono, infatti, attualmente 5 trattori Landini, incluso un Trekker4 ed un Serie 7-200 da poco entrati a fare parte del parco macchine aziendale.
“Landini, prosegue Salvatore, è stato sin dall’inizio il nostro marchio di riferimento non solo perché ha creduto nel nostro progetto, ma anche perchè ha macchine affidabili e robuste, le uniche perfettamente adatte ad operare in un territorio difficile e diversificato come il nostro. I nostri appezzamenti sono distanti l’uno dall’altro ed i vigneti in particolare si trovano tutti su aree montuose con forti pendenze”.
Forte di uno storico e consolidato legame con il concessionario Agrima srl di Trapani, la Coop. Pio La Torre con l’acquisto dei due nuovi trattori ha compiuto un importante salto di qualità.
“Le nuove generazioni di trattori Landini hanno rivoluzionato il nostro modo di lavorare”, spiega Gibiino. “Il nuovo Trekker 4 è in assoluto il migliore cingolato che abbiamo trovato sul mercato ed è molto più confortevole e di semplice utilizzo rispetto alle precedenti versioni. Anche il serie 7 ci ha dato grandissime soddisfazioni: è una macchina innovativa, rispettosa dell’ambiente, in grado di offrire prestazioni molto elevate con un ridotto consumo di carburante. Inoltre è estremamente facile da guidare: i nostri trattoristi amano salire su questo trattore, che è molto semplice da gestire anche grazie alla dotazione del computer di bordo provvisto di un grande monitor”.
“L’arrivo di questa nuova macchina, prosegue Salvatore, ci ha permesso di entrare nel mondo dell’agricoltura di precisione, ma anche di investire su nuove attrezzature di dimensioni maggiori e più performanti, contribuendo così a migliorare sensibilmente l’economia in campo”.
La grande frammentazione aziendale della Coop. Pio La Torre è infatti causa di molti tempi morti dovuti agli spostamenti e la possibilità di ottimizzare le lavorazioni rappresenta un vantaggio decisamente importante.
“In questi anni, conclude Gibiino, abbiamo visitato più volte gli stabilimenti di Fabbrico e le catene di montaggio dei trattori Landini ed abbiamo sempre trovato massima qualità e cordialità.
Acquistare nuovi trattori di questo marchio è per noi sempre un grande onore, con la consapevolezza che, grazie alla tecnologia fornita, la cooperativa ha potuto svilupparsi fortemente e quindi crescere nel futuro”.