Il pay-off del marchio “Passion for Innovation” racchiude molto bene i due elementi fondamentali del nostro dna: la passione, derivata da una gloriosa eredità storica, che si pone sempre in un’ottica d’innovazione per quanto riguarda lo sviluppo di prodotti e servizi.
Conoscere i dettagli di questa lunga storia vuol dire ripercorrere le tappe che dalla rivoluzione agricola arriva ai giorni nostri.
Indice dei contenuti
Dalle origini del marchio al primo trattore testa calda
Tappe storiche: gli anni 50 e 70
Tappe storiche: gli anni 80 e 90
Gli anni 2000 e i 130 del marchio
Landini oggi: un marchio proiettato nel futuro
Da quando, nel lontano 1884, Giovanni Landini fondò a Fabbrico (RE) l’omonima società orientata alla produzione di macchine enologiche, poi allargata alle caldaie a vapore, ai motori a combustione interna e a locomotrici per l’azionamento di trebbie, pompe, mulini e frantoi, il nostro contributo all’innovazione è stato costante e decisivo.
Nel 1910, ispirato dall’esposizione universale di Parigi del 1900, Landini recepisce gli stimoli necessari per dare vita al suo sogno e costruisce il primo motore fisso Testa Calda della storia.
Le prime applicazioni del motore furono rivolte proprio al settore agricolo per le operazioni di trebbiatura e pompaggio dell’acqua.
Nonostante le difficoltà generate dalla prima guerra mondiale, Giovanni Landini, si impegna molto nel proprio lavoro, nell’intento di riuscire ad utilizzare tutta la potenza del motore per il traino degli attrezzi agricoli, soprattutto dell’aratro.
Ed è così che nel 1925 a Fabbrico viene progettato il primo vero trattore per usi agricoli, in grado di sfruttare la potenza del suo motore ed essere semovente. Stiamo parlando dello storico Landini 25/30 HP, la cui struttura rappresenta il prototipo dei trattori dei nostri giorni.
A questo modello segue poi, a metà degli anni 30, una vera e propria gamma di trattori da 40 e 50 HP, in particolare
Da quel momento, lo stabilimento di Fabbrico diventa il più importante centro di produzione di trattori agricoli in Italia.
Nel 1956 c’è la presentazione ufficiale della Landinetta, trattore da frutteto, e viene siglato l’accordo Landini-Perkins Engines per la produzione in Italia dei motori diesel inglesi.
Nel 1959, la Società Landini entra a far parte della multinazionale canadese Massey Ferguson e nello stesso anno, si costruisce il primo trattore cingolato C35, precursore di una tradizione che vede ancor oggi Landini leader di mercato.
Un’altra importante innovazione di cui Landini è stata precursore è la realizzazione della Serie “Large” (1977), primo trattore europeo con potenza oltre i 100 CV, doppia trazione e posto di guida su piattaforma sospesa.
È proprio la specializzazione di prodotto a portare in poco tempo Landini ad ottenere una posizione di leadership in questo settore, oggi riconosciuta a livello mondiale.
Il 1982 segna la nascita della gamma Frutteto, i primi trattori specializzati, serie poi completata nel 1986 con il lancio della gamma Vigneto.
Particolarmente densi di avvenimenti per la casa costruttrice di trattori, sono gli anni che seguirono, primo tra tutti il 1994, quando la famiglia Morra, attraverso la finanziaria Argo Spa, diventa azionista di controllo della società, dando il via ad un importante piano di ricapitalizzazione e ad un programma di rilancio industriale e distributivo.
Già nel primo anno del nuovo corso societario Landini registra un aumento del 30% di trattori venduti rispetto all’anno precedente. Un record che si è riconfermato negli anni successivi tanto da assestare i volumi produttivi a livelli di quasi tre volte superiori a quelli del ’93.
L’impostazione strategica adottata dalla nuova Proprietà porta Landini a diversi e significativi investimenti negli anni successivi, tra i quali il radicale rinnovamento della linea di prodotto di potenza superiore a 100 HP.
Anche per quanto riguarda le strutture produttive ci sono importanti e storici cambiamenti.
Prima tra tutti la realizzazione di una nuova linea di montaggio, in grado di fare fronte alla crescente domanda di trattori di alta potenza, alla quale sono seguiti
È del 1997 il lancio della gamma Legend II nelle versioni Top e Techno e della gamma Globus.
Nel 1998 la società avvia un programma di Corporate Identity caratterizzato non solo dallo sviluppo di un nuovo logo aziendale, ma soprattutto da nuove scelte cromatiche e da un nuovo family feeling per le carrozzerie dei trattori.
Nello stesso anno è avviata la produzione della gamma Mistral, che segna l’ingresso di Landini nel segmento importantissimo dei trattori compatti.
Lo spirito fortemente orientato all’hi-tech porta nel 1999 all’introduzione della trasmissione con cambio “Deltasix”, destinato ai trattori Landini a 6 cilindri. Successivamente è la volta del cambio “Deltashift” per le macchine oltre i 100 HP di potenza, oltre alle macchine per frutteto.
Al fine di rafforzare ulteriormente la propria posizione competitiva su tutti i mercati internazionali, Landini nel 2000 dà inizio ad un processo di rinnovamento di tutte le gamme di trattori tra i 50 e i 100 cavalli, garantendo oggi al mercato un’offerta di prodotto tra le più articolate del settore.
Nel 2014, Landini compie i suoi primi 130 anni. Per l’occasione è organizzato un evento speciale durante il quale è utilizzato uno dei primi esemplari della nuova generazione di trattori di alta potenza, un Serie 7 opportunamente personalizzato per l’occasione.
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Nel 2020 Landini svela la nuova Serie 7 con motorizzazioni Stage V e nuovo design.
Forte spirito innovativo, sguardo sicuro rivolto al domani e una solida tradizione alle spalle, da sempre questi sono i cardini della storia Landini.
La spinta all’innovazione è un fattore che ci ha sempre accompagnato fin dalla nascita e continuerà a farlo: ricerca e sviluppo, sperimentazione e tecnologia sono oggi le chiavi che ci permettono di soddisfare le esigenze sempre più specifiche di chi sceglie il nostro marchio.
Il nostro obiettivo è lavorare con costanza e passione per costruire una gamma sempre più completa di prodotti di alta qualità e stile, destinati a soddisfare tutti i settori dell’agricoltura.