Coltivare il riso è una delle attività che mettono a più dura prova la professionalità dell’agricoltore e delle macchine che vengono utilizzate in risaia.
I necessari allagamenti della risaia rendono, infatti, le condizioni di lavoro piuttosto difficili, mentre l’attenzione al rispetto della coltura e del terreno deve essere sempre massima.
Con 550 ettari a riso in monosuccessione, l’azienda agricola Montonero, in provincia di Vercelli, conosce bene queste problematiche, occupandosi di risicoltura da molti anni.
“Coltiviamo diverse varietà riso con la tecnica tradizionale da moltissimi anni e ormai conosciamo tutte le problematiche di questa coltura”, afferma Vito Prando, quinta generazione di una famiglia che da sempre si occupa della coltivazione del riso.
“Le tendenze attuali verso un utilizzo sempre inferiore di prodotti chimici rendono necessaria una cura molto più accurata della risaia, prosegue Vito, per questo la meccanizzazione rappresenta un elemento fondamentale delle scelte anche a livello agronomico”.
“In particolare, spiega Prando, occorrono macchine resistenti all’umidità, quindi con tecnologie non troppo sofisticate, ma che al tempo stesso siano efficienti con un buon equilibrio peso/potenza”.
Sulla base di queste necessità, quando due anni fa ha deciso di acquistare un nuovo trattore per le operazioni colturali più pesanti, l’azienda Montonero ha scelto un Landini Serie 7-220.
“Siamo tornati al marchio Landini dopo tanti anni, spiega Vito. Landini ha sempre avuto trattori perfetti per la risaia così, quando finalmente abbiamo avuto la disponibilità di un concessionario competente e non troppo lontano dalla nostra azienda, non abbiamo esitato a tornare su questo marchio”.
L’esperienza nel settore della risicoltura rappresenta infatti un aspetto molto importante per un concessionario che opera in aree vocate come quella vercellese, in quanto oltre alla capacità di scegliere le macchine giuste, occorrono anche le competenze necessarie per eseguire eventuali adattamenti del trattore e delle attrezzature per effettuare eventuali adattamenti all’utilizzo in risaia.
“Su questo aspetto, commenta Vito, Castellina Macchine Agricole di Tronzano Vercellese (VC) è una garanzia, aggiungendo alla competenza anche un servizio eccellente”.
Quanto al nuovo Serie 7, è stato messo alla dura prova dall’azienda Montonero, accumulando oltre 1000 ore di lavoro in poco più di un anno.
“Il Landini 7-220 è una macchina che sembra nata per il lavoro in risaia, afferma Vito, è un trattore potente ma leggero, con un’ottima distribuzione dei pesi, semplice, ma al tempo stesso in grado di offrire prestazioni molto elevate nelle lavorazioni che richiedono una potenza elevata: arature, erpicature, livellamenti, movimento terra”.
Al tempo stesso il Landini Serie 7 è anche una macchina molto compatta e versatile, adatta ad eseguire trasporti, che nella stagione della raccolta rappresentano una parte rilevante dell’attività dell’azienda vercellese.
“Pur avendo scelto per ragioni di semplicità la versione senza cabina sospesa, il Landini 7-220 è un trattore estremamente confortevole, afferma Vito, e questo è un aspetto molto positivo perché in alcuni momenti dell’anno si lavora ininterrottamente per 10 ore al giorno. La cabina della Serie 7 ha inoltre un posto di guida ultra comodo e una climatizzazione eccellente. Tutti i nostri dipendenti amano guidare questo trattore”.
Del resto, Vito Prando era molto fiducioso sulla validità della sua scelta, avendo prima dell’acquisto rivisitato gli stabilimenti Landini dopo tanti anni dalla sua prima visita a Fabbrico.
“Landini negli ultimi anni ha fatto uno straordinario salto di qualità, afferma Vito, una qualità che si nota già nelle linee di montaggio, dove la cura e la professionalità sono immediatamente percepibili. Senza contare che per noi produttori di un prodotto italiano d’eccellenza come il riso la possibilità di utilizzare un trattore Made in Italy di alta qualità come il Serie 7 è anche motivo di grande orgoglio”.